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La strategia di Amazon per la sostenibilità dei data center



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Per affrontare l’impatto ambientale della crescita della domanda di servizi cloud e soluzioni di AI, AWS ha sviluppato una strategia di economia circolare per i suoi data center. L’obiettivo è prolungare la vita dell’hardware, estenderne l’utilizzo e massimizzare il recupero dei materiali tramite i centri re:Cycle. Questo approccio ha già permesso di riutilizzare o riciclare oltre il 99% dei rack dismessi nel 2024, riducendo drasticamente i rifiuti.

Pubblicato il 8 ago 2025



Data center 3



La crescita esponenziale della domanda di servizi cloud e soluzioni AI comporta sfide sempre più complesse in termini di sostenibilità ambientale dei data center.

Le tecnologie digitali (e l’AI in primis) possono infatti dare un forte contributo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Tuttavia, l’aumentare della potenza di calcolo richiesta rende necessario pensare a strategie di gestione circolare dei data center.

In parallelo con l’espansione delle proprie operazioni nei data center AWS sta sviluppando strategie innovative per aumentare l’efficienza e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo di neutralità carbonica di Amazon entro il 2040, mantenendo al contempo i più elevati standard di sicurezza.

Una strategia basata sui principi dell’economia circolare e che poggia su tre pilastri fondamentali:

  1. migliorare la fase progettuale
  2. operatività più lunga
  3. recuperare di più

Sostenibilità dei data center: la strategia di Amazon

I centri re:Cycle Reverse Logistics di Amazon permettono ad AWS di estendere la vita utile dell’hardware recuperato dai data center, contribuendo così a ridurre l’impatto ambientale.

Solo nel 2024, oltre il 99% dei rack dismessi è stato sottratto alle discariche grazie al riutilizzo interno, alla vendita sul mercato secondario o al riciclo. Grazie a queste strutture, il 13% dei pezzi di ricambio proviene oggi da componenti riutilizzati, una quota destinata a crescere.

“Siamo determinati a investire e innovare nella sostenibilità per creare un futuro più sostenibile. Abbracciare la circolarità rappresenta un cambio di paradigma nella gestione delle risorse e in AWS stiamo sfruttando diverse strategie per guidare questa trasformazione”, commenta Manju Murugesan, Strategy Lead del programma di economia circolare di AWS.

.”Stiamo sfidando il tradizionale modello ‘take-make-waste’, adottando un approccio olistico per estendere il ciclo di vita delle nostre risorse. Pur essendo incoraggiati dai nostri progressi, riconosciamo la complessità della sfida che ci attende. Il nostro viaggio verso una vera circolarità richiede innovazione e collaborazione continue, e noi ci impegniamo in questo lavoro critico per il bene della nostra azienda, dei nostri clienti e del pianeta”, aggiunge.

Le iniziative di AWS rientrano in una visione più ampia di Amazon, orientata a contrastare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, disaccoppiando la crescita economica dall’utilizzo di risorse finite.

I team di AWS e Amazon, nonché le aziende specializzate in rifiuti e i fornitori, collaborano per attuare una roadmap completa di economia circolare che abbraccia l’intera catena del valore di AWS, dalla progettazione alla fine del ciclo di vita.

La strategia di AWS per l’economia circolare

Vediamo più nel dettaglio la strategia a tre pilastri di AWS per abbracciare gli sforzi di circolarità all’interno dei suoi data center e contribuire a rendere l’AI più sostenibile.

Migliorare la fase progettuale

La fase progettuale è essenziale per massimizzare il potenziale circolare. AWS collabora riduce i materiali in eccesso, prolunga la durata delle apparecchiature, favorisce la riparabilità e l’utilizzo di materiali riciclati o sicuri.

Ad esempio, l’azienda sta collaborando con i fornitori per aumentare il contenuto di plastica riciclata o biobased ad almeno il 30% nei componenti in plastica dei rack per server.

Nel 2023, AWS ha iniziato a passare alla plastica con contenuto riciclato e biobased in parti quali condotti dell’aria, coperture delle schede di distribuzione dell’alimentazione, supporti per schede, supporti per unità a stato solido (SSD) e altro ancora.

In futuro, verranno esplorate ulteriori opportunità per sfruttare il design al fine di estendere la durata di vita dell’hardware e delle apparecchiature, scalare le riparazioni e il riutilizzo e aumentare il recupero dei materiali al termine dell’utilizzo.

Operatività più lunga

Prolungare il ciclo di vita operativo delle apparecchiature permette di ridurre sia l’impronta carbonica legata alla produzione di nuovo hardware sia la quantità di rifiuti generati.

Particolare attenzione viene posta sulla manutenzione delle apparecchiature e delle infrastrutture dei data center, con l’obiettivo di massimizzarne la durata operativa.

All’inizio del 2024 è stato annunciato che la durata media prevista dei server AWS è passata da cinque a sei anni. Parallelamente, è in corso l’implementazione di un programma volto a estendere la vita utile degli hard disk (HDD) di Amazon Simple Storage Service (Amazon S3) fino a due anni, attraverso il consolidamento delle unità funzionali.

Viene data priorità al mantenimento in esercizio delle unità pienamente operative, evitando il ritiro anticipato di dischi sani e funzionanti. Dal 2023, questa strategia ha consentito di evitare l’acquisto di oltre 295.000 nuovi hard disk, con una conseguente riduzione dell’impronta di carbonio, dei costi e dei rifiuti generati.

Recuperare di più

L’obiettivo della strategia di AWS per la sostenibilità dei data center è anche quello di migliorare in modo continuo le pratiche di riparazione, riutilizzo e riciclo, al fine di recuperare sempre più valore dagli asset dismessi.

I centri re:Cycle Reverse Logistics di Amazon vengono impiegati per valutare, riparare e reimmettere le apparecchiature usate negli inventari o per la vendita a terzi nel mercato del riutilizzo.

I componenti non riutilizzabili vengono invece riciclati, con l’intento di evitare il conferimento in discarica. Queste attività di recupero stanno già generando risultati concreti: dal 2023, sono stati riciclati o venduti sul mercato secondario 23,5 milioni di componenti.

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